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Microfoni a carbone: il più utilizzato nel campo della telefonia, composto da: una scatola elettronicamente separata riempita di granuli di carbone posta tra due elettrodi collegati ad un circuito esterno.
Molto simile a quello precedentemente indicato è il microfono a condensatore composto
appunto da un condensatore realizzato attraverso una lama metallica costituendo la parte fissa,
e una seconda piastra morbida, detta membrana.
E' molto sensibile, quindi ha la caratteristica di prendere suoni a grande distanza e
riprodurli, sono delicati, quindi da non utilizzare al di fuori delle sedi come gli uffici o
studi, o sale di conferenza.
Hanno la possibilità di funzionare tramite la batteria di
alimentazione.
Microfoni a nastro, al posto di una membrana c'è un nastro ondulato, costituito da una
lega leggera, che viene usato di solito nelle prese cinematografiche, la caratteristica
principale è la possibilità di diminuire l'effetto dei rumoni indesiderati.
I più robusti rispetto ai condensatori sono i microfoni dinamici i quali vengono
utilizzati pre riprese da vivo, in quanto ono molto insensibili ai rumori meccanici esterni, in
base alla loro qualità esistono diversi tipi di microfoni dinamici, quelli più economici
(usatiper le applicazioni vocali) e quelli più costosi (invece usati per le applicazioni
musiciali).
Microfono a bobina mobile, composto da una membrana che è collegata ad una bobina spostabile in
un campo magnetico, e fa parte della categoria dei microfoni indicati precedentemente.
Un altro microfono molto diffuso è quello chiamato a cristallo oppure piezoelettrico, si basa sulla proprietà piezoelettrica di alcuni cristalli, sui quali la sollecitazione meccanica delle onde sonore, si trasforma in energia elettrica; è molto sensibile ma semplice da costruire, usato molto nelle trasmissioni musicali e non.
Infine esistono i radiomicrofoni, che sono quelli impiegati negli studi televisivi; che oltre a contenere una capsula microfonica, comprendono un circuito trasmettitore ed un antenna, che ha la capacità di trasmettere dei segnali al ricevitore.
Sono di due tipologie:
- a gelato assomigliano ad un cono gelato e hanno una forma molto simile al microfono tradizionale;
- a spillo sono invece di piccole dimensioni, applicabili sopra abiti, o giacche di chi sta cantando o parlando.
I microfoni senza fili... ovvero i wireless... attualmente in commercio, vengono di solito usati per svolgere conferenze, dibattiti, concerti... hanno bassa frequenza di cui ne impiegano diverse, un tempo variavano dai 30MHz al 200, adesso le bande di frequenze sono previste dalle restrizioni nazionale.
I microfoni vicini alle frequenze televisive, vengono sottoposti ad una concessione, prima di metterli in vendita. Ed è necessario identificarli con un simbolo per segnalare l’esistenza di una restrizione per l’esercizio del microfono senza filo. Ed inoltre al pagamento del prezzo di concessione, è necessario pagare una tassa amministrativa.